Lavoro su Upwork da ormai più di 3 anni, ho lavorato con tanti clienti: alcuni buoni, altri un pò più problematici. Come in tutti i business può capitare di trovare il classico “furbetto” che cerca di avere un prodotto/servizio gratis o ad un prezzo decisamente inferiore.

Visto che Upwork si propone come intermediario tra clienti e freelancer, i soldi ti arrivano a lavoro compiuto.
La domanda quindi sorge spontanea: cosa succede se il cliente non vuole pagare?

Iniziamo dicendo che ci sono 2 tipologie di pagamento:

  • Per Progetto
  • Ad ore

Nella prima tipologia il cliente deve depositare la cifra pattuita ad Upwork e il freelancer viene pagato a lavoro finito dopo approvazione del cliente.

Nella seconda tipologia semplicemente vieni pagato per le ore lavorate secondo un prezzo pattuito in precedenza. Puoi usare un programma per il tracking delle ore lavorate o inserirle manualmente. Come social media manager utilizzo spesso questa seconda tipologia in quanto lavoro sia dal pc sia dal cellulare oppure mi capita di collaborare con altri freelancer (es. graphic designers).

Per quanto Upwork possa sostenere che i tuoi soldi siano al sicuro e che tu venga pagato, per esperienza personale vi dico che non è così. Vi riporto alcune esperienze negative.

CONTRATTO CON PAGAMENTO AD ORE

Recentemente ho lavorato come social media manager per una giovane e promettente wrestler americana. Ho fatto diverse call con il fratello e dopo alcuni giorni abbiamo iniziato a lavorare insieme. È stato creato un contratto con pagamento ad ore anche se avessimo già pattuito una cifra mensile fissa per il servizio.

All’inizio andava tutto bene, anzi mi ha addirittura mandato un anticipo a metà lavoro!
Nel corso delle settimane, ci siamo interfacciati diverse volte anche per raccogliere feedback e consigli, ma non mi è stato riferito niente e mi ha ripetuto più volte quanto fosse soddisfatto e che potesse essere una opportunità a lungo termine.

A lavoro completato, il cliente chiude improvvisamente il contratto e mi da un bonus di $50. Dopo poche ore mi arriva un messaggio nel quale mi chiede un rimborso di $175 su $450.
Ovviamente tutto senza motivazioni.
La mia risposta, fin troppo educata, è stata: non posso darti un rimborso in quanto il lavoro è stato completato, se vuole le posso rimborsare il bonus di $50.

Da allora nessuna risposta dal cliente. SPARITO

Il problema era che una parte di quei soldi non mi erano ancora arrivati in quanto le ore vengono contabilizzate a fine settimana. Fatto sta che il cliente ha tolto tutti i soldi dalla sua carta di credito e io sono rimasto fregato. In automatico dopo una settimana Upwork ha cancellato il suo debito nei miei confronti.

Oltre al danno anche la beffa: infatti in un portale basato sulla reputazione, mi ha messo una recensione di 3 stelle su 5

Ovviamente ho contattato l’assistenza di Upwork che però se ne è lavata le mani. La loro risposta è stata: hai inserito le ore manualmente, quindi non possiamo garantirti il pagamento.

MORALE: il cliente ha ricevuto un servizio con quasi il 40% di sconto e mi ha pure lasciato una brutta recensione

 

CONTRATTO PAGAMENTO A PROGETTO

Potreste pensare: beh allora mi faccio pagare a progetto ed evito fregature. SBAGLIATO!
Io solitamente lavoro a progetto in quanto pattuisco un prezzo fisso con il cliente e mi sento un pò più sicuro vedendo che i soldi sono già stati depositati nel loro escrow. Per non dilungarmi e raccontarvi tutte le fregature che mi sono capitate prenderò 2 esempi in questa tipologia.

1) Sconto sulla quantità

È normale dare uno sconto sulla quantità. Se un cliente prende un servizio per un mese paga di più di un cliente che prende lo stesso servizio per 6 mesi. Per invogliare i potenziali clienti a chiudere un servizio a lungo termine proponevo un 20% di sconto sulla fee mensile.

Ovviamente lo sconto dovrebbe essere applicato solo nel caso in cui il cliente effettivamente fa i 6 mesi pattuiti, non se decide di smettere prima. Con Upwork questo non si può fare.Il cliente in questione aveva già depositato la cifra totale per i 6 mesi del servizio e il pagamento avveniva su base mensile (avevamo diviso il progetto in 6 milestone e ogni mese ne confermava uno in modo che io ricevessi il pagamento del mese in questione).

Tutto bello in teoria, un pò meno quando il cliente decide di smettere al quarto mese. A quel punto io avevo già ricevuto i soldi per i 4 mesi di lavoro (pagati con lo sconto del 20%), ma mi mancavano gli ultimi 2 mesi. Il cliente ha chiuso improvvisamente il contratto, ha ricevuto indietro i soldi depositati relativi agli ultimi 2 mesi e io sono rimasto fregato.Anche sta volta ho cercato di rivolgermi all’assistenza di Upwork, fornendo le chat in cui lui espressamente accettava le condizioni, ma ovviamente è stato tutto inutile.

2) Cliente indeciso

Peggio ancora se il cliente cambia idea a lavoro iniziato. Avevo un contratto per progetto in cui il cliente aveva già depositato la cifra pattuita, ma ha deciso di interrompere il servizio dopo circa una settimana. Non avendo completato il lavoro non potevo richiedere il pagamento. Il cliente ha semplicemente chiuso il contratto e ha ricevuto i soldi indietro.
Io ho perso una settimana di lavoro.

PER RIASSUMERE: UPWORK È SICURO?

Per i freelancer no, per i clienti si

Purtroppo persone di questo genere sono ovunque, bisogna solo avere la fortuna di non incontrarle. E se per caso vi capitasse qualcosa di simile, vi consiglio di non perdere neanche tempo a contattare l’assistenza di Upwork.

A mio avviso è una cosa inaccettabile visto che si trattengono il 20%+iva (praticamente il 24,4%) di ogni progetto.

Tolte le tasse (con il regime dei minimi un 24%), la fee di Upwork (24,4%), costo del commercialista e vari costi interni che puoi avere per software o collaboratori, al freelancer rimane si e no il 40%.

 

Se ti interessa lavorare su Upwork ma non riesci ad iscriverti, leggi questo articolo